Archivio Storico

LE RADICI DELLA FONDAZIONE ROMA: L’ ARCHIVIO STORICO

Nel 2010 la Fondazione Roma, per volontà del proprio Presidente di allora, Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, oggi Presidente Onorario, ha acquisito dall’UniCredit S.p.A. i Fondi archivistici afferenti al Sacro Monte della Pietà di Roma e alla Cassa di Risparmio di Roma, il quale ha predisposto la conservazione e la valorizzazione di una memoria storica al cui spirito assistenziale sono riconducibili le radici e l’impulso filantropico della Fondazione. Si tratta di un complesso sistema documentario, assai eterogeneo per materiali, tipologia e contenuti, sedimentato nel corso di cinque secoli dal ’500 al ’900 e custodito all’interno di Palazzo Sciarra, in una struttura scaffalare meccanico-elettrica situata in un deposito monitorato da moderne apparecchiature, che garantiscono la sicurezza, la stabilità e il rilevamento costante dei parametri ambientali, nel rispetto dei canoni di tutela e di conservazione. Sempre su idea dell’allora Presidente Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, è stato allestito al piano terra, in prossimità del portale seicentesco del Palazzo, uno spazio espositivo, che preserva una selezione di documenti e di cimeli ordinati secondo il criterio cronologico, tale da offrire un excursus che inizia con la bolla istitutiva del Sacro Monte della Pietà, emanata il 9 settembre 1539 da Paolo III Farnese, prosegue con l’elenco dei primi cento soci che nel 1836 fondarono la Cassa di Risparmio, e culmina con i verbali che decretarono la fusione di entrambi gli Istituti creditizi nel 1937.

Consapevole del prestigioso retaggio storico della Fondazione, il Prof. Emanuele ha, inoltre, autorizzato la fruizione di un così significativo patrimonio documentale, al fine di contribuire alla maggiore conoscenza delle origini e della storia di entrambi gli Enti, ed ha, pertanto, predisposto un’ampia Sala, adiacente all’area espositiva, destinata all’accoglienza degli utenti, che potranno accedere all’Archivio storico su appuntamento, dopo aver ottenuto l’autorizzazione rilasciata dal Soprintendente archivistico per il Lazio, come da prassi, e che saranno supportati nella disamina dei documenti e nell’attività di ricerca dalla consulenza scientifica di personale specializzato e da adeguati strumenti di consultazione.

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