Al via la terza edizione del Master in Management delle Risorse Artistiche e Culturali promosso da Fondazione Roma e Università IULM

10/10/2012

La cultura: leva essenziale dello sviluppo sociale, civile ed economico

La cultura può far crescere l’Italia? Quali sono i confini dell’industria culturale? E quali le professionalità che servono al mercato? Se ne discute a Palazzo Sciarra, a Roma. Intervengono il Presidente della Fondazione Roma, Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, il Rettore dell’Università IULM, Prof. Giovanni Puglisi e il Segretario Generale del Ministero per i Beni Culturali, Arch. Antonia Pasqua Recchia.

Si svolge il 10 ottobre alle ore 11.00, a Roma, a Palazzo Sciarra, sede della Fondazione Roma, la presentazione della terza edizione del Master in «Management delle Risorse Artistiche e Culturali» (MaRAC), organizzato dalla stessa Fondazione, una delle più antiche istituzioni filantropiche private, e dall’Università IULM, punto di riferimento accademico per la formazione nei settori delle lingue, della comunicazione, del turismo e della valorizzazione dei beni culturali.

In questa occasione si tiene un dibattito dal titolo «La cultura: leva essenziale dello sviluppo sociale, civile ed economico», a cui partecipano il Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, Presidente della Fondazione Roma, il Prof. Giovanni Puglisi, Rettore dell’Università IULM e l’architetto Antonia Pasqua Recchia, Segretario Generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

L’obiettivo del Master è quello di formare manager e professionisti qualificati nell’ambito della gestione delle risorse artistiche e culturali, fornendo una preparazione di ampio respiro, anche su discipline umanistiche e sociali, e favorendo lo sviluppo di competenze manageriali specifiche. La pluralità delle aree formative, affrontata in una prospettiva interdisciplinare, i contenuti e i metodi di organizzazione e management contribuiscono a rendere l’iniziativa vincente rispetto alle esigenze del settore. Il percorso didattico è di tipo metodologico, con analisi delle strategie dei soggetti compresi nella materia, adeguati riferimenti a linguaggi, strumenti e tecnologie e con riferimenti normativi di tipo generale e riferimenti casistici ad alcune significative settorialità. A formare i futuri manager sono professori universitari italiani, visiting professor provenienti dall’estero, manager di istituzioni artistiche e culturali, sia nazionali che internazionali, direttori di musei, professionisti del mondo della cultura e dell’impresa.

Afferma il Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele, Presidente della Fondazione Roma: «Nel 1999 la Banca Mondiale ha dichiarato che la cultura è una componente essenziale dello sviluppo economico. Un assunto, questo, che ho analizzato e sviluppato nel mio recente saggio dal titolo «Arte e Finanza», un contributo scientifico per tutti coloro che, operando nel settore dell’arte e della cultura, si confrontano con temi di gestione dell’impresa culturale. L’arte ha un indiscusso potenziale economico, genera prodotti, occupazione e redditi, e la cultura è ‘l’energia pulita’ in grado di far ripartire il Paese».
«Questo – prosegue il Prof. Emanuele – spiega il valore del Master MaRAC, che la Fondazione Roma condivide con la IULM, il cui obiettivo è quello di formare figure manageriali in grado di collegare il mondo dell’impresa con quello della cultura e dell’arte, nella certezza che il capitale culturale dà luogo sia al ‘valore culturale’ sia al ‘valore economico’, laddove il ‘capitale ordinario’ genera solo valore economico».
«In un momento di austerity così difficile – conclude il Presidente Emanuele – il nostro Paese deve comprendere il valore economico della cultura, operando una rivoluzione copernicana che premi il merito e spinga al partenariato tra lo Stato, l’impresa privata e il variegato mondo del non profit per valorizzare lo straordinario patrimonio artistico e culturale italiano. Questa è una delle principali direttrici dell’attività della Fondazione Roma, che opera nel settore della cultura attraverso una serie di iniziative che spaziano dalle mostre dei propri spazi espositivi di Palazzo Sciarra e Palazzo Cipolla, alla musica, con l’Orchestra Sinfonica di Roma, dal teatro, con il sostegno allo storico teatro Quirino, alla poesia».

I numeri recentemente forniti dall’ultimo rapporto Symbola sul contributo del settore culturale al PIL e all’occupazione nel Paese appaiono “a prova di crisi”. Nel 2011 il valore aggiunto del sistema produttivo culturale ammonta a quasi 76 miliardi di euro, pari al 5,4% del totale dell’economia. Un valore in leggera crescita se confrontato con il 5,3% relativo alle analoghe stime effettuate per il 2007. L’occupazione impegnata nelle imprese culturali è pari a circa 1 milione e 390 mila persone, corrispondenti al 5,6% del totale degli occupati del Paese. L’industria culturale sembra dunque rappresentare un’ancora nel maremoto della crisi economica.

Esiste una netta contraddizione tra il contributo che il settore produttivo legato alla cultura e alle industrie creative garantisce alla crescita economica italiana e i finanziamenti che sia lo Stato, sia oramai i privati (con poche significative eccezioni) riservano ai beni culturali; soprattutto, esiste un divario profondissimo tra le promesse di indipendenza economica e di realizzazione intellettuale ed esistenziale che i numeri sull’occupazione nel comparto culturale sembrano formulare e la realtà di disoccupazione, precarietà, sotto retribuzione e frustrazione delle proprie capacità creative, vissuta dalla maggior parte dei giovani laureati italiani.” – afferma il professor Giovanni Puglisi, Rettore dell’Università IULM – “Per colmare un simile divario e per uscire dalla crisi in cui versa il Paese è necessario oggi ricostruire un patto tra le generazioni: da parte nostra – da parte di Fondazione Roma, con le trenta borse di studio che mette a disposizione per la frequenza del Master e da parte dell’Università IULM, con il rigore della sua offerta didattica e scientifica – il lancio della Terza edizione del Master in Management delle Risorse Artistiche e Culturali rappresenta una mano tesa per la ricostruzione di quel patto spezzato.”

«Niente cultura, niente sviluppo»: con questo incipit l’inserto culturale Domenica de Il Sole 24 Ore proponeva lo scorso febbraio all’attenzione dei lettori il Manifesto della cultura. Un testo articolato in cinque punti (creazione di una costituente per la cultura; strategie di lungo periodo; più cooperazione tra ministeri; arte e scienza integrate a scuola; sgravi ed equità fiscale) capace di offrire importanti elementi di riflessione sul ruolo che la cultura ha, o meglio dovrebbe avere, per la crescita socio-economica del Paese. Così, fra le righe, strillava: «Se vogliamo davvero ritornare a crescere, se vogliamo ricominciare a costruire un’idea di cultura sopra le macerie che somigliano assai da vicino a quelle da cui è iniziato il risveglio dell’Italia nel secondo dopoguerra, dobbiamo pensare a un’ottica di medio-lungo periodo in cui lo sviluppo passi obbligatoriamente per la valorizzazione dei saperi, delle culture, puntando in questo modo sulla capacità di guidare il cambiamento».

La cultura può far crescere l’Italia, come sottolinea il rapporto Federculture 2012, i segnali non mancano. Basti pensare che oggi (in tempi di autosaloni deserti e di vacanze ridotte) gli italiani rispetto a 10 anni fa vanno di più a teatro (+17,7%), ascoltano concerti di musica classica (+11%) e visitano siti archeologici e monumenti (+6%). Occorre però un impegno congiunto che porti il Paese a scrollarsi definitivamente di dosso la sindrome del declino e a rifiutare categoricamente lo spreco delle risorse. Bisogna che il Governo faccia davvero rientrare le politiche culturali all’ordine del giorno dei suoi piani di sviluppo. Urgono incentivi che frenino la fuga dei cervelli all’estero. Servono professionisti formati ad hoc, e non improvvisati, realmente in grado di gestire i tanti possibili indotti provenienti dai poliedrici mercati della cultura.

Le preiscrizioni al Master sono aperte a partire da oggi 10 ottobre 2012 mentre le lezioni inizieranno il 29 gennaio 2013. Sono previste 30 borse di studio, di cui 20 a copertura totale della quota di iscrizione e 10 a copertura parziale, messe entrambe a disposizione da Fondazione Roma (per ulteriori informazioni: 06.87462852 master.marac@iulm.it)
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FONDAZIONE ROMA

La Fondazione Roma, continuazione storica dell’antico Monte di Pietà e della Cassa di Risparmio di Roma, è un ente privato non profit di natura associativa che opera a sostegno del progresso economico e sociale della collettività.
Essa rappresenta l’ultima tappa di un lungo percorso che si dipana attraverso circa 500 anni di storia, durante i quali, nel perseguimento delle tradizionali finalità istituzionali, la Fondazione si è profondamente trasformata e rinnovata, adeguando le iniziative di cui è protagonista in funzione del mutato contesto socio-economico: una testimonianza tangibile, fatta di progettualità attiva e risultati concreti, del legame che la unisce da sempre alla Città Eterna ed al più ampio territorio di riferimento che comprende, oltre alla città di Roma e alla sua provincia, le province di Latina e Frosinone. Come moderna fondazione operativa agisce, secondo principi di solidarietà e sussidiarietà, a sostegno di cinque settori di grande rilevanza sociale: Sanità – Ricerca scientifica – Istruzione – Arte e cultura – Assistenza alle categorie sociali deboli, a cui si sono aggiunte nel tempo le attività a favore dello sviluppo socio-economico del Mediterraneo e quelle di think tank per l’approfondimento delle principali tematiche di carattere socio-politico, economico e culturale del nostro Paese. Tra le iniziative di maggior spessore e valenza sociale si annoverano la Fondazione Roma-Hospice SLA Alzheimer, struttura dedicata all’assistenza dei malati con breve aspettativa di vita, dei pazienti affetti da Alzheimer e da Sclerosi Laterale Amiotrofica; l’attività di ricerca sulle cellule staminali; i Master universitari; le attività museali e teatrali; l’Orchestra Sinfonica di Roma; la manifestazione annuale Ritratti di Poesia; l’iniziativa del World Social Summit; lo Sportello della Solidarietà; i progetti nei Paesi mediterranei, tra cui One more step towards peace, che contribuisce alla promozione del processo di pace tra le comunità di Aqaba in Giordania e di Eilat in Israele, e la nascita dell’associazione che ha fatto della rivalutazione delle tradizioni artistiche e artigianali legate alla lavorazione del corallo e dei merletti una concreta opportunità di lavoro per molte donne siciliane e maghrebine .

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Con i suoi 5 Corsi di Laurea Triennale, 4 Corsi di Laurea Magistrale e 20 Master, IULM propone frontiere formative sempre aggiornate e percorsi didattici completi. Garantisce inoltre un rapporto ottimale tra studenti e docenti, offre servizi all’avanguardia e adeguate strutture logistiche, attiva contatti con il mondo del lavoro e incentiva le esperienze di studio all’estero. Sul modello dei Campus americani, l’Ateneo si presenta come un complesso modernissimo, tecnologicamente avanzato e dotato di strutture e spazi pensati per dare spazio allo studio, alla ricerca, ma anche ai momenti di aggregazione.

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