In riferimento alla notizia apparsa su alcuni organi di informazione circa la citazione erronea della Fondazione Roma in una indagine condotta dalla Magistratura, si evidenzia che la Fondazione Roma è stata menzionata dalla stampa in maniera del tutto non rispondente.
La vicenda è riconducibile infatti alla Fondazione Sanità e Ricerca, per una presunta truffa perpetrata ai danni del Servizio Sanitario. Fondazione Sanità e Ricerca, al contrario, ha sempre improntato la sua condotta al rispetto delle regole ed alla massima correttezza e trasparenza.
La Fondazione Sanità e Ricerca fornisce servizi socio-sanitari senza fini di lucro, prestando assistenza, oltre che in cure palliative (come centro accreditato con il Servizio Sanitario Regionale), anche a malati di Alzheimer e di SLA a titolo completamente gratuito, senza alcun onere a carico né dei pazienti né della Regione Lazio.
La Fondazione Sanità e Ricerca, pertanto, esclude che possano essere ravvisate responsabilità a suo carico.
Certi della estraneità alle responsabilità indicate dagli organi di stampa, si confida nell’operato della Magistratura e nella pronta definizione della vicenda.
La Fondazione Sanità e Ricerca è una organizzazione senza fini di lucro, con sede a Roma, che opera nel settore dell’assistenza socio-sanitaria e svolge attività di ricerca. La Fondazione Sanità e Ricerca è dotata di un Centro per le cure palliative (accreditato con il Servizio Sanitario Regionale) e assiste altresì persone non autosufficienti, affette ‒ in particolare ‒ da malattie neuro-degenerative: Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) e demenza di Alzheimer. Un hospice accoglie trenta persone in fase avanzata di malattia, assistite da équipe multidisciplinari di cure palliative specialistiche. La Struttura offre anche un reparto per i malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica ‒ che possono beneficiare di ricoveri di sollievo periodici ed essere assistiti nel fine vita ‒ ed un servizio semi-residenziale dedicato alle persone affette da demenza di Alzheimer, per la riattivazione cognitiva e il mantenimento delle capacità residue. Nei tre servizi – cure palliative, SLA e Alzheimer ‒ è adottato un modello assistenziale integrato, che prevede anche un setting domiciliare, in cui le équipe operano sul territorio per prendersi cura delle persone nel loro domicilio. L’assistenza è modulata sui molteplici bisogni del malato (fisici, psicologici e spirituali) e i familiari sono sostenuti con azioni formative mirate al potenziamento delle competenze per la gestione della malattia. L’attività di ricerca della Fondazione è condotta in collaborazione con Istituti di eccellenza in Italia, per lo sviluppo di progetti innovativi e la realizzazione di dispositivi bio-meccanici e protesici, in grado di facilitare i processi di comunicazione delle persone con SLA.