Nasce il primo centro integrato per la ricerca e la diagnosi precoce

20 settembre 2023

GIORNATA MONDIALE DELL’ALZHEIMER

Il Centro per la ricerca e la cura della malattia di Alzheimer sarà dedicato alla diagnosi precoce e alla terapia: nella squadra lavoreranno insieme gli esperti della ricerca preclinica e clinica della Fondazione e Università Campus-Bio-Medico di Roma.
Sarà possibile eseguire gli esami diagnostici in un’unica struttura: tra le tecnologie innovative, grazie al contributo di Fondazione Roma, anche la Risonanza Magnetica 3 Tesla

 

20 settembre 2023, Roma – La Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e l’Università Campus-Bio-Medico di Roma sostenute da Fondazione Roma stanno realizzando il Centro integrato per la ricerca e la cura della malattia di Alzheimer. Il progetto di realizzazione durerà cinque anni e prevede un finanziamento di due milioni di euro da parte di Fondazione Roma – attraverso la Biomedical University Foundation – con l’obiettivo di potenziare la diagnosi precoce della forma più comune di demenza nella popolazione e individuare terapie personalizzate ed efficaci.

Tratto distintivo del Centro sarà l’integrazione, basata su un approccio olistico di cura e assistenza al paziente, del lavoro degli esperti di neurologia, neuropsicologia, neurofisiologia clinica e neuroradiologia che collaboreranno con biologi, tecnici di laboratorio, specialisti in medicina nucleare, medicina di laboratorio e genetica medica. È prevista una forte sinergia tra attività di ricerca, attività clinica con approccio multidisciplinare e diagnostica strumentale avanzata, con l’obiettivo di arrivare ad una diagnosi precoce e tempestiva della malattia. Il Centro offrirà, all’interno di una singola struttura, un approccio completo per la gestione e la cura delle demenze, in cui saranno gestite tutte le fasi diagnostico/terapeutiche: dallo screening, alla diagnosi differenziale, al trattamento, fino alla gestione della malattia in fase più avanzata con l’ausilio di telemedicina e dell’assistenza domiciliare. In parallelo sarà sviluppate una attività di ricerca avanzata fortemente integrata con l’attività clinica.

Fondamentale sarà il coordinamento e l’integrazione tra ricerca preclinica e clinica al fine di potenziare lo sviluppo di nuovi biomarcatori e di nuovi possibili bersagli terapeutici. La fase di ricerca preclinica sarà diretta dal prof. Marcello D’Amelio, Coordinatore della Ricerca del dipartimento di Medicina e Chirurgia e Responsabile dell’Unità di Ricerca di Neuroscienze molecolari, con l’obiettivo di identificare le più piccole modificazioni strutturali o alterazioni precoci del funzionamento del sistema nervoso centrale prima che gli anni possano convertirle in un danno cerebrale clinicamente rilevabile.

“In armonia e a potenziamento del suo consolidato impegno nella lotta all’Alzheimer – sottolinea il Presidente della Fondazione Roma Franco Parasassi sia nell’approccio terapeutico alla malattia con il Villaggio residenziale per pazienti allo stato lieve e moderato alla Bufalotta, struttura pionieristica per l’Italia e con l’Hospice, sia ora con l’aspetto della ricerca mirata, la Fondazione Roma, con il sostegno a questo importante progetto, pone un nuovo tassello nel mosaico dell’affronto alla grave e diffusa patologia, in cui la carta vincente è quella dell’l’integrazione tra ricerca preclinica e clinica, per far sì che i risultati dell’una siano acquisiti dall’altra e viceversa, al fine di progredire speditamente nell’individuazione delle autentiche cause dell’Alzheimer e così avviare protocolli terapeutici efficaci con il paziente al centro del percorso di cura”.

La malattia di Alzheimer, come altre patologie neurodegenerative, compromette la nostra capacità di immagazzinare ed elaborare i milioni di dati che il cervello è in grado di ricevere e contenere. Grazie all’identificazione di nuovi biomarcatori (plasmatici, liquorali, neurofisiologici, di neuroimmagine), nella fase preclinica di malattia, sarà possibile intervenire tempestivamente per incidere significativamente e in maniera mirata sulla progressione di malattia” ha commentato il prof. D’Amelio.

Dal punto di vista clinico, le persone con disturbi cognitivi potranno eseguire in un’unica struttura tutti gli esami necessari, sotto la direzione del prof. Vincenzo Di Lazzaro, Direttore della UOC Neurologia del Policlinico. “La stretta collaborazione fra ricercatori di base e clinici coinvolti nella gestione diagnostico-terapeutica, sarà la chiave di volta del progetto per portare a una diagnosi precoce di malattia e allo sviluppo di approcci terapeutici innovativi. Fondamentale sarà anche l’attenzione al nucleo di riferimento del paziente e, quindi, ai caregiver. Inoltre, i pazienti, sin dalle prime valutazioni, potranno accedere a protocolli diagnostici e di ricerca più innovativi riducendo al massimo il ritardo nella diagnosi così comune in una malattia spesso insidiosa e subdola e difficile da riconoscere nelle sue fasi iniziali ha sottolineato il prof. Di Lazzaro.

Grazie al sostegno di Fondazione Roma, la disponibilità di strumentazioni di ultima generazione, anche sperimentali, consentirà di rilevare nei pazienti alterazioni precoci riconducibili a processi neurodegenerativi in corso. Identificare questi pazienti a rischio è necessario per passare alla fase di studio di nuovi farmaci o di tecniche di neuromodulazione cerebrale non invasiva (stimolazione magnetica transcranica o a ultrasuoni) che, da dati preliminari, sembrano poter garantire un beneficio sulle performance cognitive dei pazienti. Inoltre, questi stessi strumenti (neurofisiologici, neuroradiologici, molecolari) potranno essere utili per monitorare il paziente nel corso del tempo e seguire così in maniera efficace l’evoluzione della patologia. La Risonanza Magnetica 3 Tesla, con una elevata risoluzione delle immagini, consentirà in particolare di studiare con la massima accuratezza aree cerebrali potenzialmente coinvolte nelle fasi precoci della malattia ma che, per dimensione o localizzazione, sono più difficilmente esplorabili con tecniche convenzionali.

Oltre a permettere l’inquadramento diagnostico del paziente, le indagini effettuate con diverse tecniche (neuroimaging, neurofisiologia, biochimica clinica, genetica medica) forniranno dati utili alla ricerca, innescando un meccanismo virtuoso in cui le conoscenze cliniche saranno preziose per far crescere la ricerca la ricerca di base e i risultati degli studi preclinici potranno essere immediatamente spendibili per migliorare l’approccio diagnostico/terapeutico.

ALZHEIMER: DATI EPIDEMIOLOGICI
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito l’aumento dei casi di Alzheimer come “un’emergenza sociosanitaria” globale, indicandola tra le “priorità mondiali nell’ambito della salute pubblica”. Questo per via del crescente aumento della popolazione anziana e dei costi elevati di gestione dei pazienti: in Italia, ad esempio, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), sono circa 600 mila le persone colpite da malattia di Alzheimer, mentre sarebbe oltre un milione il numero totale dei pazienti con demenza. Questi dati sono destinati ad aumentare secondo le proiezioni demografiche riportate dal ministero della Salute, per cui entro il 2050, in Italia, ci potrebbero essere 280 anziani ogni 100 giovani, con un conseguente aumento di tutte le malattie croniche legate all’età, come le demenze. Non stupisce, quindi, che alcune proiezioni suggeriscano che il numero di persone affette da demenza e nello specifico da malattia di Alzheimer possa addirittura triplicarsi nell’arco dei prossimi 30 anni (Ministero della Salute).

FONDAZIONE POLICLINICO UNIVERSITARIO CAMPUS BIO-MEDICO
Il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico si caratterizza per l’esercizio sinergico delle attività assistenziali, didattiche e di ricerca. Al suo interno sono attive 60 Unità operative, che erogano prestazioni in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), tariffa amica e privatamente. Dispone di 348 posti letto e 18 sale operatorie ed è attrezzato per interventi di chirurgia mini-invasiva e robotica. Comprende servizi ambulatoriali, di day-hospital, day-surgery, un pronto soccorso e reparti di degenza organizzati per intensità di cura. Dispone di un Hospice per le cure palliative, erogate anche in assistenza domiciliare, e di un Polo oncologico nel quartiere prenestino di Roma. Il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico è accreditato presso la Joint Commission International (JCI) come primo Academic Hospital nel Lazio. L’attività sanitaria, didattica e di ricerca, svolta all’interno della struttura, soddisfa oltre 300 standard di qualità e sicurezza riconosciuti a livello mondiale.

UNIVERSITÀ CAMPUS BIO-MEDICO DI ROMA
UCBM è un’università non statale, che comprende le Facoltà Dipartimentali di Scienze e Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile e One Health, di Ingegneria e di Medicina e Chirurgia, con 53 Unità di Ricerca, che svolgono attività di ricerca di base e applicata nell’ambito delle scienze della vita, ingegneria, scienze dell’alimentazione, sviluppo sostenibile e one-health, life cycle assessment, green and circular economy, bioeconomia. Offre 14 corsi di Laurea che spaziano dalla medicina alle professioni sanitarie, all’ingegneria, alle scienze della alimentazione e nutrizione, oltre a una vasta gamma di Master e corsi Post Lauream. Dispone di strutture didattiche, di ricerca e innovazione all’avanguardia collegate con la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e all’interno della Riserva Naturale Regionale di Decima Malafede per una formazione integrata del professionista e della persona.

FONDAZIONE ROMA
La Fondazione Roma, continuazione storica dell’antico Monte di Pietà e della Cassa di Risparmio di Roma, è un ente privato non profit di natura associativa che opera a sostegno del progresso economico e sociale della collettività. Essa rappresenta l’ultima tappa di un lungo percorso che si dipana attraverso circa 500 anni di storia, durante i quali, nel perseguimento delle tradizionali finalità istituzionali, la Fondazione si è profondamente trasformata e rinnovata, adeguando le iniziative di cui è protagonista in funzione del mutato contesto socio-economico: una testimonianza tangibile, fatta di progettualità attiva e risultati concreti, del legame che la unisce da sempre alla Città Eterna. Come moderna fondazione operativa agisce secondo principi di solidarietà e sussidiarietà, impegnandosi nel declinare il concetto di “utilità sociale”, che rappresenta la formula riassuntiva che ispira l’intera attività filantropica. Forte della lunga e consolidata esperienza nel perseguimento della sua unica missione di vicinanza e di ascolto delle necessità del territorio di elezione, la Fondazione Roma si propone come risorsa materiale e immateriale al servizio della comunità e, in particolare, dei più fragili, con l’impegnativo obiettivo di generare un’offerta aggiuntiva di iniziative ad alto valore sociale nei principali settori del welfare, nella prospettiva ancor più ambiziosa di concorrere alla costruzione di una comunità attiva e dinamica, consapevole e rispettosa della dignità inviolabile di ogni persona e nella quale nessuno sia lasciato indietro ed emarginato.

 

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